sabato 20 dicembre 2008

.Mezz'ora dopo.


...
M. - E coi figli come la mettiamo?
V. - Non se ne parla proprio, cheri!
M. - Ma come? Proprio tu che sei Miss Istinto Materno?
V. - Eh, appunto, sono a posto così.
M. - Strano...
V. - Strano? Macchè! Ho più figli e nipoti acquisiti io che le case famiglia!
M. - Ahahahah, scema... secondo me fai male a dire così, credo che saresti un'ottima madre...
V. - O.O
M. - Almeno, per come ti conosco io, sì.
V. - Bevuto?
M. - No.
V. - Fumato?
M. - No.
V. - La tua ragazza è incinta?
M. - No. La pianti?
V. - No. La pianti tu?
M. - Sto solo cercando di farti riflettere, cosa praticamente impossibile, lo so.
V. - Guarda che io sono molto riflessiva, invece.
M. - Ahahaha, questa poi!
V. - Te lo dimostra il fatto che non ho assolutamente intenzione di avere dei figli, mentre prima invece sì. Prima sognavo di sposarmi prestissimo e riempire uno stadio di bambini.
M. - Sì, me lo ricordo... ed è un peccato che tu abbia cambiato idea, ripeto...
V. - Quelle come me non dovrebbero mai, mai avere dei figli. Io lo so ed eviterò senz'altro.
M. - Ma perchè?
V. - Cosa perchè?
M. - Perchè dici così?
V. - Perchè sarei una pessima madre, questo è certo.
M. - Questa tua fissazione poi, io non la capisco. Davvero mi fai rabbia: io ti ho vista, lo so quanto ami i bambini, ho visto come ti comporti con mio nipote e sei stupenda, saresti stupenda.
V. - Sì, vabbè, ok: grazie, sono una splendida zia. Può bastarmi.
M. - Perchè dici che saresti una pessima madre?
V. - Ma perchè tenti di convincermi ad ogni costo a procreare?
M. - Non mi stai rispondendo.
V. - Vuoi avere dei figli con me? Non ho mica capito...
M. - Non evitare di rispodermi, almeno spiegati.
V. - Conosci qualcuno che vuole ingravidarmi? Spiegami tu, scusa...
M. - Guarda, con me è inutile che fai quella aggressiva, ti conosco.
V. - Quella aggressiva sono sempre io.
M. - Allora?
V. - Allora che?
M. - Perchè dici che saresti una pessima madre?
V. - Perchè sarei sincera.
M. - E ti pare una cosa grave o brutta?
V. - Direi terribile!
M. - Io non direi proprio, anzi...
V. - Il fatto poi è che io non ci credo.
M. - A cosa?
V. - A questo, mondo, a cosa secondo te? Con che coraggio metti al mondo un figlio al giorno d'oggi? Come puoi sacrificare la vita dei tuoi stessi figli a un mondo così? Ma ti sei guardato intorno recentemente?
M. - Allora è questo, hai paura non è una questione di sincerità.
V. - Io non ho paura, io sono proprio terrorizzata. E' molto diverso. E poi ha molto a che fare con la sincerità, invece.
M. - E in che modo, scusa? Cioè, in che senso? Non capisco...
V. - Un giorno i miei figli mi guarderanno e mi diranno: "Mamma, perchè cazzo ci hai fatto nascere? Questo mondo è una vera merda, soffriamo e i nostri simili ci azzannano e si azzannano tra loro. Sei una sporca egoista, ci hai messo al mondo per dare un senso alla tua vita, per avere un amore ancora più grande e infinito, perchè quello di papà non ti bastava, e hai sacrificato le nostre vite a tutto questo". E io non potrò dire altro che "E' vero". E mi odieranno per questo e avranno ragione. E io poi li crescerei senza mentirgli. Per loro non ci sarebbe Gesù nè Babbo Natale, non ci sarebbero cicogne nè angeli. Capisci cosa intendo? Avrei i bambini più realisti e infelici del mondo, iscriverei alle elementari i primi seienni nichilisti di sempre.
M. - Ma questo non è vero! Lo sai che non è così e che non lo faresti. E non dire il contrario, tanto io ho le prove: tu inventi favole e racconti storie, i bambini pendono dalle tue labbra, sei capace di farti ascoltare e ubbidire. Sei stata la prima estranea con cui S. ha deciso di fare la nanna... questo significa molto, lo sai. I bambini difficilmente sbagliano, sentono molto le cose...
V. - Sì, alcuni sentono freddo e vedono la gente morta...
M. - Dai, smettila di fare la scema.
V. - Non posso, io sono scema davvero.
M. - Sì che lo sei.
V. - Finalmente mi dai ragione su qualcosa.
M. - Ripensaci.
V. - M.?
M. - Sì?
V. - Vuoi sposarmi?
M. - Vaffanculo.
V. - Sapevo di poter contare su di te!
...



(V. ovviamente sta per Valentina, M. per machecazzovenefotteèn'amicomio)

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