lunedì 8 dicembre 2008

.Penthotal.

No, non il personaggio di Paz, per quanto mi piaccia.
Sono tre o quattro notti che dormo sul divano. Avete letto bene: DORMO. Vestita, nuda, in pigiama o in tuta, dopo la tisana, a stomaco vuoto, dopo latte&biscotti, con la coperta di pile, senza coperta, coi calzettoni, a piedi nudi, seduta, senza cuscino, a pancia in giù, da sola, con il gatto, con il cane, con il gatto e il cane, senza mani.
Riesco a dormire in tutti questi modi e anche molti di più, incredibile. E non ho nemmeno bisogno di aprire la parte letto (sì, ho un divano letto, ma ci dormo sopra solo nel suo stato di divano).
Credo di aver scoperto perchè non riuscivo a dormire: il letto, da sola, non mi piace. Proprio no. Le ho tentate tutte, ma non c'è stato niente da fare. A parte i classici dormire di traverso, a testa in giù e passare da un cuscino a zero, poi a mille, poi di nuovo a uno, avevo provato, tra altri mille escamotage:
1- Prendere possesso del letto con violenza, ovvero dormire al centro in posizione tipo stella marina (a pelle d'orso per i cultori del panciasotto).
2- Avvinghiarsi al cuscino che manco i naufraghi in mare aperto.
3- Cuscino di traverso nell'altra metà stile "posto occupato da torace fittizio".
4- Cuscino di traverso nell'altra metà stile "posto occupato da torace fittizio" più mega cuscinone di piume a cui abbracciarsi (così, a sfregio).
5- Provati i più svariati tipi di coperte morbide stile "orgasmo simultaneo delle dita di mani e piedi".
6- Provate tisane, sonniferi, palliativi di varia natura (selfsex compreso).
7- Alla disperata sono state tentate anche la preghierine della buonanotte (sic!).
8- Non parlatemi di contare pecore: vi ricordo la recente incursione di Elsa nella mia vita, è sufficiente.
9- Training autogeno.
10- Rannicchiamento tattico stile "feto reticente".
11- Lettura forzata di saggi e testi simili.

E taaanti altri. Che comunque non hanno funzionato. Alla fine mi sono ritrovata con una metà del letto invasa da qualunque cosa: cuscini, vestiti, libri, quaderni, penne, tele, pennelli, matite e persino una chitarra, che pure non so suonare (tranquillo, Marco: è sana e salva). L'altra metà, quella in cui avrei dovuto dormire io, ospitava me e la mia espressione da barbagianni insonne.
Fortuna che ho riscoperto il divano...



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