venerdì 3 aprile 2009

.Risvegli e rappresentanti.


Stamattina suona da me una tizia (bionda, e qui mi fermo perchè questa semplice parola dice già tutto) che, appena vede socchiudersi la porta, comincia a urlarmi tutta sorridente e con voce chioccia:
- Ciao! Sono una rappresentante della Vichy, stiamo promuovendo questo nuovo prodotto per la pulizia del viso: se hai qualche minuto libero posso offrirti una prova gratuita e illustrarti il prodotto senza impegno d'acquisto...
Ora, immaginatevi me, LaVale: dieci del mattino, appena sveglia, capello sconvolto, occhio miope socchiuso, la stabilità che si può avere solo il primo gennaio, tazza del caffè in mano, camicia da notte e coperta di pile, sullo zerbino di casa a guardare questa tipa che mi strilla dal cancello la sua reclame. Tra l'altro: io non ho il campanello, ma ho una campanella, quindi, quando qualcuno suona a casa mia, lo sa praticamente tutto il quartiere.
La prima risposta che mi è venuta da darle è stata: "Va bene che non mi sono ancora lavata la faccia, ma non pensavo che fosse così grave... non credevo di avere addirittura bisogno di una pulizia del viso così approfondita... chi ti manda? Chi ha fatto la spia?".
Va be', nonostante lo stato onirico ancora persistente, mi sono sforzata di dirle:
- No, grazie, non sono interessata, non credo di averne bisogno... - e ho pure sorriso, credo.
- Guarda, ci vuole davvero poco tempo...
- Davvero, sei gentile, ma non è il caso...
- Posso anche solo lasciarti un campione omaggio, se vuoi, e ripassare... - continua a strillarmi la biondina dal cancello.
"Eh, mammerda!", penso io "Ostinata peggio dei rappresentanti della folletto!"
Mi avvicino al cancello, così almeno la pianta di sbraitare, appoggio la tazza sulla colonnina di cemento in fondo alla scala, con pazienza mi tiro indietro i capelli e le dico gentilmente, mettendo la mia faccia tra le sbarre di ferro:
- Ora: vuoi davvero perdere tempo a pulire la mia faccia?
La tizia sbatte i suoi occhioni azzurri facendoli correre in lungo in largo sulla pelle bianco cadavere del mio viso:
- Be', in effetti... non ne hai alcun bisogno...
"Bene, rappresentante Vichyda, ora ti levi dalle palle?"
NO.
- Conosci qualcuno a cui potrebbero interessare questi prodotti? Perchè vedi, ho qui un depliant...
E giù un fiume di parole su prodotti e prodotti e prodotti e prodotti (ma quanti minchia ce n'è?) inutili e costosi, che con quello che si risparmia ci si pagano le vacanze in Nuova Zelanda per tutta la famiglia, merdosamente antirughe, antinvecchiamento, antirutto, antitutto.
Disperazione.
"No, davvero, io volevo solo bere il caffè, volevo berlo caldo, volevo sedermi sulla mia sdraio di bambù, ascoltare la radio, accarezzare il mio gatto e iniziare la mia giornata. Volevo solo bere il caffè, cazzo, cazzo, cazzoooo!"
Non me ne sono nemmeno accorta, ma ho chiuso gli occhi e cominciato lentamente a sbattere la testa sull'inferriata. Me ne sono resa conto perchè lei ha improvvisamente trillato:
- Be', forse è meglio che vada e che ti lasci fare colazione... Scusami il disturbo, grazie lo stesso!
Lei è andata via, io ho raccolto la coperta, ho versato il caffè nei gerani e sono rientrata in casa.

La vanità è un male per l'umanità, ne sono sempre più convinta.





(Viva l'effetto materassino, donne!)

2 commenti:

Tafano ha detto...

Ma il caffè fa bene ai gerani?

.Shakti Shanti. ha detto...

Soli i fondi, fratè, soli i fondi... e a me avevano appena fatto un fondo coscì! (_________)