lunedì 10 agosto 2009

.Lunedì chiusin chiusino.

Stamattina mi sono svegliata piena di energie e buoni propositi. No, non è vero: ieri sera sono andata a dormire piena di energie e buoni propositi per stamattina. Ecco, meglio, anche più credibile. Poi stamattina, come al solito, ho spento la sveglia tre volte prima di costringermi con la forza a uscire dal letto/tana di coniglio.
Credevo fosse un giorno feriale. E' ormai risaputo che io con i giorni della settimana, e spesso anche con le ore del giorno, non ho un buon rapporto: credo che sia sabato e invece è martedì, credo che siano le 15 e invece sono le 17; arrivo in ritardo di 40 minuti facendo un tragitto che ne richiede al massimo maproprioproprioesagerando 3 e mi chiedo: ma che cazzo ho fatto gli altri 37 minuti? Dove sono stata??
Comunque, smettendo di divagare per un attimo: sì, lo so, oggi ERA un giorno feriale. E invece no: oggi era un fottutissimo LUNEDì.
Il lunedì, in Italia, ha preso una strana conformazione negli ultimi anni, è diventato un specie di domenica bis, non si capisce bene come. Così io oggi mi sono alzata, mi sono lavata e vestita e mi sono detta:
- Cià che per la prima volta mi caco il cazzo di farmi il caffè e vado a prendermelo nel bar che c'è qua di fronte a casa che è un anno che abito qui e non ci sono mai entrata.
Ecco, sì, sono andata proprio a prendermelo: bar chiuso il lunedì mattina.
- Fa niente... - mi dico - tanto devo andare al GS a fare la spesa e al centro commerciale c'è un altro bar.
Altro bar del centro commerciale con annesso GS chiuso per CAMBIO GESTIONE. Così, dalla sera alla mattina.
- Fa niente... - mi dico - mo faccio la spesa e mi sparo il pranzo pronto al mitico banco della gastronomia del GS che mi salva sempre a mme che sono single e pigra.
Mitico banco della gastronomia del GS che mi salva sempre a mme che sono single e pigra VUOTO, ma proprio vuoto che manco fossero passate le locuste delle 12 piaghe d'Egitto, una povertà imbarazzante, solo le foglie di lattuga decorative mezze marce e rattrappite c'erano, come a dire:
- Eh, bbella, noi qui ci abbiamo passato tutto il fine settimana da sole, manco un gamberetto a farci compagnia ci hanno lasciato...
- Ok, fa niente... - mi dico - vado in posta così svuoto la casella, chissà quanta roba arretrata c'è lì che sono tre settimana che non passo a controllare...
Capannello di persone sbigottite che si guardano l'un l'altra di fronte alla posta CHIUSA per X motivazioni. Non ho osato approfondire. Ho detto qualcosa di incomprensibile sul Ruanda, sui servizi postali e sui piccioni viaggiatori, ho fatto inversione e me ne sono andata.
- Ok, fa niente... - dico io - mo passo dalla parrucchiera che devo ancora saldarle il favore che mi ha fatto.
E, okok, qui pecca mia: pure i sassi lo sanno che il lunedì i parrucchieri sono chiusi. Ma io sono la Vale e, al di là di questo, mi ero ormai convinta che fosse domenica. Sìsì, mi sono detta, sbaglio sempre, sbaglio io: è domenica senz'altro, altrimenti perchè sarebbe tutto chiuso all'alba delle 10 del mattino in un qualunque giorno feriale?
- Fa niente... - mi dico per l'ennesima volta - vorrà dire che passo dalla Lella e dal Dani così facciamo due chiacchiere che poi oggi pomeriggio lavoro...
Niente, non ci sono. Poi mi viene in mente che forse è davvero lunedì e che probabilmente sono come al solito a zonzo per parenti. Occhei.
Getto la spugna e i buoni propositi e vado dai miei: i miei sono partiti per le vacanze sabato scorso e staranno via un mesetto circa. A me il compito di occuparmi della gatta e della casa in loro assenza. In questi giorni sono entrata e uscita dal loro appartamento come una pallina del flipper (guadagnando anche 10.000 punti di bonus!), assicurandomi solo che la ciotola dei croccantini fosse piena e che nessuna mosca suicida si fosse affogata in quella dell'acqua. Ma stamattina no, stamattina avevo tempo. Così, mentre aspettavo che la macchinetta del caffè si scaldasse, mi sono guardata un attimo in giro e sul tavolo della cucina ho trovato questo:

Ciao,
pulisci la lettiera, metti l'acqua fresca, non far mancare i croccantini alla gatta.
Quando pulisci la lettiera, metti tutto in un sacchetto di plastica
e butt
alo nel bidone giù in garage.
Passa la scopa, lava i pavimenti, sbatti i tappeti.
Tieni chiusa la porta della nostra camera,
ma lascia aperta quella della tua ex cameretta.

Se apri le finestre ricordati di richiuderle.
Controlla sempre che tutte le porte finestre siano chiuse,
quelle della sala e quella della cucina.
Controlla anche la porta di casa.

Controlla la posta perchè stiamo aspettando una raccomandata:
apri
la cassetta per controllare
perchè a volte la posta finisce sul fondo e non si vede.
La chiave è appesa qui
(mazzo di chiavi in corrispondenza del qui, ndr)
è la più piccola.

C'è da stendere una macchina di panni già lavati:
sono ancora in lavatrice.
Poi lasciala aperta e stacca la spina.

Ti telefoniamo. Ciao.

Ora, al di là del tono amorevole dei due ciao, a me è caduta la mandibola per terra. Punto primo: ho un gatto anch'io e, anzi, quella prima era la mia gatta, anche se poi ha scelto di stare con loro, quindi non credo di avere bisogno di consigli a riguardo. Punto secondo: non ho ancora problemi di sorta ad aprire e chiudere porte e finestre. Lo so, non si direbbe, ma è così. E nemmeno la posta è mai stato un problema. E ora, d'accordo, sono quattro anni che vivo da sola e non ne ho passati molti in questa casa, giusto due o tre, però ancora mi ricordo come si fa ad abitarci dentro. Punto terzo: i panni, diomio, i panni! Fa che non siano colorati, fa che non siano colorati!
Erano colorati. Ovviamente. D'altronde, è lunedì. Però, per fortuna, i colori non hanno dato il via ad un'orgia stavolta. Yep!
Insomma, mi applico ai miei doveri di figlia e poi vado al lavoro. In cucina mi ritrovo tutti e due i cuochi, l'altra inserviente e uno dei miei responsabili:
- Che succede? Non ero io di turno questo pomeriggio? 14/20, è il mio turno no?
- Ehm, sì, cioè... ci siamo dimenticati di avvisarti, ma oggi dovevi fare 16/20...
Fanculo.
- Quindi?
- Quindi cambiati lo stesso - conclude il mio responsabile.
Ok. Quando rientro in cucina mi avvisa che il simpatico tizio dell'ASL che l'altro ieri ci ha fatto una multa da € 3.050,00 "perchè gli zoccolini sono sporchi", torna per un sopralluogo dopo le pulizie effettuate. Porca Louise Veronica Ciccone!
E così 6 ore di pulisci, gratta, sfrega, detergi, lava, sciacqua, lucida. Sfinita. Esco e penso:
- Caspita, avrei proprio voglia di mangiare cinese... figurati se trovo qualcosa di aperto, è lunedì! Ormai ho capito...
E invece, quando ormai contrita e raminga, rassegnata al mio triste destino, tiravo dritto verso casa, ecco una piccola lanternina rossa illuminata: il cinese non delude mai. Stacanovista fin nel midollo, eroe di un patetico e tragico lunedì sera.
Sono tornata a casa con la cena calda e un bicchierino extra di adorata salsina agrodolce, che non guasta mai. Poi, dopo essermi scofanata allegramente il meritato pasto, mi sono ricordata che era San Lorenzo e, anche se le stelle cadenti si vedono tutto l'anno, mi sono infilata una simpatica felpa sintetica di un color verde sgargio che levati e sono andata a sdraiarmi sul tavolo di granito che c'è in giardino. Ne ho beccate subito tre. Giuro, non ho fatto in tempo a sdraiarmi che ne ho beccate tre, cazzo. Ho sorvolato, le ho cedute, ho voluto ignorarle. Almeno la soddisfazione dell'attesa fatemela togliere!
Dopo un po', Topo è venuto a stendersi di fianco a me, che lui mica ci aveva la felpina sintetica verde sgargio per scaldarsi, e mi guardava col suo muso lungo come per dire:
- Perchè stiamo rischiando l'ipotermia come due poveri stronzi? Le hai viste le stelle cadenti, sì? Jammucenne!
Non potevo dargli torto. Anche perchè, nell'ultimo quarto d'ora, l'unica cosa che aveva attraversato più e più volte il mio campo visivo era stata una coppia di pipistrelli mezzi 'mbriachi.
Anche le stelle avevano chiuso di lunedì. Ma la scema sono io, lo dice anche la filastrocca: lunedì chiusin chiusino... eh. E io mi sento chiusa dentro un uovo di strunzo.




mercoledì 5 agosto 2009

.Che sempre allegri bisogna stare.

Sono molto preoccupata...
Stamattina sul lavoro ho avuto un'allucinazione, ma una vera. La cosa sta diventando preoccupante perchè sempre più frequente.
Sono lì tranquilla che lavo pentole, pentolini e quant'altro, quando a un certo punto, come dal nulla, in cucina mi arriva la Madre Superiora...
- Buongiorno, Madre Francesca - dico sorridendo tipo pubblicità della Durban's e mi rimetto a grattare via l'arrosto bruciacchiato dal fondo di una padella gigante.
- Ciao Valentina - e resta lì, sulla soglia.
Mi affaccio oltre il muretto che separa la zona lavaggio dal resto della cucina: non c'è nessuno.
- Se ha bisogno, vado a cercare il cuoco di là in dispensa... - prevengo.
- No, ma non ti preoccupare. Piuttosto, come va? Fa caldo qui dentro, eh?
O.O ...oh no! Vuole fare conversazione! Vuole fare conversazione con me! Oh no, no, no!
- Già, fa proprio caldo. Oggi poi è anche una giornata di sole.... - sorriso di plastica che nemmeno la Barbie Malibù ne ha uno come il mio.
- Essì, nei giorni scorsi a rinfrescato con un po' di pioggia, ma oggi proprio si soffoca. Si suda, eh? - dice indicandomi la fronte.
-.-" ...no, ma vuole botte? Calma, calma che qui è cazzo che mi licenziano: niente bestemmie, dai.
- Già, - sono stata brava - meglio la pioggia in fondo, no?
- Oh, nono, con la pioggia mi fanno male tutte le ossa, non ti dico...
O_o ...maccazzo.
- Eh, guarda, scappo: ti lascio lavorare e poi anch'io ho un sacco da fare; la vita di noi suore non è facile come sembra...
E a quel punto il padellone mi è caduto ne lavandino/vasca pieno di acqua insaponata con tutte e due le mie braccia attaccate: mutilata da una vaccata. O dovrei dire da una vacca?
Ma come, dico io, come si fa a uscirsene con un'affermazione del genere?! Hanno fatto tutte voto di povertà e sono grasse come scrofe, non ce n'è una patita, giuro. Hanno tutto gratis, dico tutto: cellulare, macchina, vestiti, casa, anche lo studio (non tutti sanno che le suore studiano e si laureano GRATIS: molte entrano in noviziato, si laureano e poi escono); hanno degli arredi d'antiquariato nella parte del convento dove abitano che levati, io con un comodino ci sistemo tutti figli delle generazioni future! E poi ovviamente c'è chi cucina, chi lava e stira la biancheria, chi lava i piatti... devo aggiugere altro?
- Già, immagino che non lo sia, Madre...
- Oh, non hai proprio idea di quanti sacrifici e rinunce, cara...
Tanto il cazzo lo prendete, non c'è dubbio. Altro che otto per mille: otto non ne bastano per una sola di voi!
Sorriso di stucco, la Superiora si congeda e io vedo chiaramente (ecco la mia allucinazione di oggi) Enzo Jannacci che le cammina dietro con la chitarra cantando "Ho visto un re".

Sono molto preoccupata...


sabato 1 agosto 2009

.486.

Ai miei tempi sembrava una figata pazzesca, lo usavo per giocare ad Arkanoid, PuzzleBubble e Pacman (ovviamente pezzotti), per scrivere le ricerche (che salvavo rigorosamente su floppy!) o ascoltare i miei primi CD, che io da brava sfigata avevo solo il walkman a cassetta (nostalgia portami via). Insomma, era un computer e io ne ho avuto uno...


Mo come spiego alla bambina bionda che con un poco di zucchero la pillola va giù e il bimbo non c'è piùùù???